giovedì 7 maggio 2009

20 anni fa il basket



Non potevamo ignorare una ricorrenza del genere. 20 anni fa ci fu il buzzer più famoso della storia del basket. Siamo a gara 5 del primo turno di playoff Nba. Chicago-Cleveland, 97 a 98 a 15 secondi dalla fine. Palla a Michael Jordan che segna, +1 chicago a 6 secondi dalla fine, la partita sembra chiusa. Invece Cleveland con Ehio riesce a ripassare in vantaggio con un rapido appoggio al tabellone con 3 secondi sul cronometro; i cavs esultano, i bulls invece si mettono le mani nei capelli per quella che sembra ormai una partita persa. E invece dopo il time-out capita quello che cambierà la storia dell'Nba per un po' di anni; rimessa da metà campo, Michael Jordan riceve palla, finta di andare a destra, si accentra, 2 secondi sul cronometro, si alza, finta il tiro per evitare la stoppate, 1 secondo alla fine, tira mentre è ancora in aria. E qui le parole non basterebbero per descrivere quello che è successo. Semplicemente è partito il ciclo che ha permesso ha chicago di vincere dal '91 al '93 e poi dal '96 al '98 tre titoli consecutivi, i famosi three-peat. E' stato il canestro che ha evidenziato le capacità di un giovane che nell'84 venne scelto al terzo pick dopo Olajuwon e Sam Bowie, e che poi diventò, a detta di tutti, il più forte giocatore di tutti i tempi: Michael Jordan. Ecco perchè le partite non finiscono con l'ultimo tiro.

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