sabato 28 febbraio 2009

La lavagnetta del coach


News
- Stasera anticipo infuocato di serie A1 con Avellino che ospita la Virtus Bologna.
- Notte altanelante per gli italiani in Nba. Come sempre negli ultimi tempi Bargnani si dimostra davvero immarcabile in attacco pe lunghi tratti della partita persa dai raps a Phoenix. 21 punti e 6 rimbalzi alla fine per lui, anche se in difesa, con la compartecipazione di bosh, viene demolito da Shaquille O'Neal (45 punti e 11 rimb. con 20/25 al tiro). Gallinari invece gioca soltanto tre minuti nella sconfitta dei Knicks contro i 76ers di Iguoidala. Belinelli parte in quintetto contro i Bobcats e alla fine resta in campo per 22 minuti, realizzando 6 punti. Sta recuperando dall'infortunio.
Appuntamenti
- Anticipo infuocato per la serie A1, che vedrà Avellino ospitare la Virtus Bologna dell'ex Boniciolli.
-
Stanotte di nuovo in campo i Knicks.

mercoledì 25 febbraio 2009

Free through

Ok, Siena è andata a prendere una batosta a Mosca, prevedibile, dopo 4 giorni di fatiche bolognesi era logico pensare ad una sconfitta nella tana dei campioni d'europa in carica.
Anche se dopo i primi due quarti qualche speranza si era intravista.

Dove non c'è stata proprio partita è a Milano, sempre sotto, contro un Tau che ha fatto l'80% da due.
Se per Siena le cose sono difficili, per l'AJ sono salite di cui non si vede la fine.

Nella costa ovest intanto non si arresta la corsa dei Lakers adesso a 47 vinte, nella scorsa partita battuti i Thunder.
36 del solito Kobe, ma dalla parte dei Tuoni 32 di quel Kevin Durant che ha fatto faville nel Rookie Challenge durante l'All Star Week End vincendo anche il titolo di MVP.

La lavagnetta del coach


Oggi si inaugura questo angolo nel quale verranno riassunte le principali notizie e gli appuntamenti del giorno.

News
- Bargnani nella notte guida i Raptors alla vittoria sui Minnesota Timberwolves (118-110) con una prestazione da 26 punti, 4 rimbalzi e 3 assist con un ottimo 10/15 al tiro.
- Revocato lo sciopero degli arbitri di serie A1, programmato inizialmente per i prossimi due turni di campionato.
Appuntamenti
- Questa sera quarto turno delle Top 16 di Eurolega. Le italiane impegnate saranno Siena a Mosca, e Milano, in casa, contro il Tau.
- All'1.30 di notte i New York Knicks di Gallinari giocheranno in casa contro gli Orlando Magics di Dwight Howard.

martedì 24 febbraio 2009

Il mondo è piccolo

A volte ci sono paragoni scontati da fare, altre volte ci sono paragoni da inventare.
New York - Toronto andata e ritorno. Bologna, week-end di Coppa. I primi derby Nba tra Bargnani e Gallinari. Siena vs le altre. Gli aspetti che sono venuti fuori da questi appuntamenti sono stati da un certo lato scontati e simili. Bargnani ha superato Gallinari dal punto di vista delle prestazioni in entrambe le partite, prima con un 18+6+4 sporcato dalla sconfitta dei suoi Raptors e da percentuali al tiro rivedibili, poi con una prestazione da doppia doppia (28+10) da vero leader della squadra canadese. Siena ha vinto meritatamente quella Coppa Italia che mancava ancora in bacheca, vincendo nettamente con Cantù e Treviso, e poi dominando a fatica la Virtus Bologna. Ma quello che si è visto in campo, da questa e dall'altra parte dell'oceano è stato più che un dominio, una presa di coscienza definitiva delle proprie possibilità. Ormai Bargnani è diventato un vero giocatore da Nba, con numeri costanti ed ha acquisito una notevole importanza all'interno del sistema Toronto Raptors; è decisamente il miglior italiano in Nba, e probabilmente lo sarà per molto tempo. Siena invece ha finalmente vinto la Coppa Italia, eliminando l'unico neo che le si poteva attribuire da 3 stagioni a questa parte, ha dimostrato di essere la squadra più forte anche nella partita singola oltre che nell'arco del campionato o di una serie play-off (cosa già accurata). Se da una parte ci sono delle importanti conferme, dall'altra torviamo storie di problemi (fisici o mentali) e di inferiorità sul campo. Gallinari ancora non è guarito, ed è inutile che ci raccontiamo "balle" sul suo miglioramento; inoltre quando gioca è ignorato dalla squadra, fuori dagli schemi, sempre lì fermo in angolo ad aspettare che qualcuno non riesca a penetrare fino in fondo e decida di scaricargli un pallone. Speriamo il prossimo anno possa andare meglio.
In Italia si giocano due campionati: uno è quello di Siena che va come un treno e potrà permettersi di perdere anche 3-4 partite da qui alla fine della regular-season, e dietro un gruppetto di squadre che fatica tantissimo anche per vedere solo da lontano la corazzata toscana. Squadre che non sono mature per vincere, e che hanno problemi di gioco, di tenuta fisica e mentale. Toronto - New York - Italia... Il mondo è piccolo.

sabato 21 febbraio 2009

Maledizione

Le mani che tremano, i muscoli contratti, la paura di cadere di nuovo, i volti tesi, questo è quello che si leggeva nelle facce dei giocatori della Mens Sana ieri.
Era il 23 febbraio 2002 quando la Mens Sana vedeva svanire il sogno di vincere il primo trofeo della sua storia (che sarebbe arrivato solo qualche mese dopo con la vittoria della Coppa Saporta) affondata in finale di Coppa Italia dopo un tempo supplementare da un Manu Ginobili da 28 punti e 32 di valutazione e nonostante un Roberto Chiacig monumentale da 35 punti e 52 di valutazione.
Siena che iniziava allora il cammino verso il primo scudetto e la raffica di vittorie di questi ultimi due anni, non è più riuscita ad avvicinarsi alla finale, sconfitta sempre nei quarti o in semifinale in maniera netta, con prestazioni sempre poco convincenti.
Anche quest'anno ecco ai quarti la solita Cantù, nemica di mille battaglie e che in Coppa Italia tante delusioni ha dato ai tifosi biancoverdi. La partita non è delle migliori, si vede la tensione della vittoria, la responsabilità di un trofeo da portare a casa, dopo tante sconfitte partendo da favoriti. L'attacco è imballato, ma la difesa è sempre quella, intensità e grinta, che si traducono a fine partita in 18 palle recuperate, il solito Kaukenas che entra dalla panca a sostituire un abulico Domercant e ne fa 17 in 23 minuti.
Cantù prova a rimanere attaccata alla partita, ci riesce fino a 5' dalla fine, quando la partita va saldamente nelle mani senesi che accedono alla semifinale, contro una Benetton uscita vittoriosa dopo un OT contro una Premiata che aveva tenuto la partita in mano per 3 quarti.
Stasera di nuovo in campo per sfatare la maledizione, per riuscire a tornare a giocarsi la Coppa in Finale dopo 7 anni, nel 2007 la semifinale con la Benetton era finita con una vittoria trevigiana con una tripla allo scadere di partita (si proprio sul buzzer che da il nome a questo blog) di quel Soragna che ieri ha suonato la carica per la vittoria.
Sarà una partita tutta da vedere, sperando di sconfiggere una maledizione.

venerdì 20 febbraio 2009

A volte ritornano


E' proprio vero: a volte ritornano.


- Chi si sarebbe aspettato questo acuto di Bulleri? Molti di voi (compreso me) pensavano che ormai il Bullo dei tempi migliori non si sarebbe mai più visto. Sembrava ormai senza stimoli, un giocatore che negli anni indietro aveva fatto vedere ottime cose, anche se con una inconstanza cronica. Ha dato un gran contributo alla Benetton che ha faticato tantissimo contro una Montegranaro molto concreta per tre quarti, ma che si è poi smarrita sotto le triple trevigiane. Ora spetta a lui scegliere se continuare con questa determinazione o fare di questa prestazione l'emblema della morte del cigno.

- E' tornato il Soragna decisivo, come in ogni occasione importante. E su questo, sinceramente, i miei dubbi erano pochi.

- E' tornato nel nostro campionato un tiratore da 3 in uscita dai blocchi, mortifero ma a volte incostante... Però che spettacolo quando è in giornata. Grazie Gary Neal.

- E' tornato Deshaun Wood, anche se c'è ancora molto da rivedere.

- Sono tornati gli anni '80. Basti vedere il look che Wallace ha sfoggiato questo pomeriggio, molto Simon Le Bon.

giovedì 19 febbraio 2009

Teramo - Avellino: 76-70

Questo post potrebbe anche esulare dal semplice basket giocato. Infatti si parla di predestinazione. Quella che ti permette di essere quella persona a fare quella cosa unica, speciale. Potrei dire che Teramo ha vinto la partita dei quarti perchè ha sfruttato la maggiore capacità a rimbalzo, o perchè ha costretto Avellino a molte palle perse. Oppure perchè era più determinata degli irpini. Ma ciò non rappresenterebbe in pieno la partita appena conclusa. La vittoria di Teramo inzia e finisce con Giuseppe Poeta. Forse è stato il miglior in campo, ma non è questo l'aspetto da analizzare, perchè di belle prestazioni se ne sono viste questa sera, basti pensare a Warren (24 punti) o al futuro centro della nazionale italiana Crosariol (per lui doppia doppia con 17+11), o al rinato Jacob Jaacks, o all'impressionante ritmo tenuto dal solito Moss.
Ma la differenza l'ha fatta quella dote naturale che ti permette di essere vincente. Ecco, questo è stato Giuseppe Poeta. E' oggi che il play salernitano ha ricevuto la definitiva consacrazione, è oggi che tutti si sono accorti di che talento sia dotato questo giocatore. E non basta essere forti per essere vincenti, un esempio calzante può essere, che ne sò, quello di Tracy Mcgrady, grandissimo talento ma che non ha vinto e che non vincerà mai nulla. Oggi Poeta ha fatto vedere cosa significa essere determinante, ha fatto capire che la vittoria non è tutto frutto della pianificazione o della determinazione. Questa sera, in campo, c'era un predestinato.

Palla a due

Oggi inizia la partita in questo blog. I quarti saranno di durata incerta, i time-out rari, gli allenatori molti, gli schemi infiniti.

"Gli arbitri sono pronti. Si avvicinano ai pivot pronti a saltare. La palla lascia le mani dell'arbitro, il pubblico trattiene il respiro..."