Fra circa un'ora ci sarà la decisiva gara 7 tra Bulls e Nets, la prima di questi playoff, che di sicuro regalerà non poche emozioni. Visto il nostro storico impegno nel campo delle profezie siamo qui per presentarvi dei possibili finali di questa serie.
Finale 1 - Provaci ancora C.J.
Non contento di aver stuzzicato il can che dormiva in gara 4, C.J. Watson a metà del terzo e sul punteggio di 76-52 per i suoi Nets si avvicinerà a Nate Robinson e gli sussurrerà all'orecchio "Lo sai che a Gardaland quelli alti come te non li fanno salire sulle giostre pericolose?". Da lì in poi Krypto-Nate realizzerà 46 punti in 8 minuti, comprensivi di:
nr.1 colpo di testa su cross di Marco Belinelli, per gli amici Luol Sdeng.
nr.3 reverse dunk staccando dalla linea dei tre punti
nr. 2 rovesciate alla Adani da centrocampo
Punteggio finale: Chicago 123- Brooklyn 81
Finale 2 - Nun te Reggie in piedi
In preda ad una crisi mistica frutto degli ottantadue hot-dog mangiati nell'intervallo Reggie Evans, per gli amici "il muratore di Pensacola", a 3 secondi dal termine con Chicago in vantaggio di due riceverà la palla e dopo aver ingannato la difesa fingendo un consegnato per Joe Johnson, si alzerà per un piazzato da otto metri. Con la palla in aria tutto il pubblico tratterà il respiro e parecchi giureranno nei giorni seguenti di aver udito queste note. Il tiro dopo una parabola infinita non toccherà nemmeno il canestro e Gerald Wallace, dopo averlo legato ad una sedia, mangerà l'intero Reggie Evans senza l'ausilio di alcuna bevanda. R.i.p. Reggie.
Punteggio finale: Chicago 76- Brooklyn 74
Finale 3 - Se son Rose
Joakim Noah in preda ad un impeto di passione dopo un canestro e fallo bacerà senza remore Carlos Boozer in bocca, con tanto di lingua. E siccome da cosa nasce cosa la pubblica sicurezza sarà costretta ad evacuare la Barclays Arena mentre gli inservienti passeranno svariate settimane per pulire le abbondanti chiazze di vomito. Dopo 9 mesi nasceranno otto piccoli francesi dall'aspetto orribile ma con un jumper dai 5 metri invidiabile. Saranno affidati alle cure di Derrick Rose che ormai, abbandonata la carriera cestistica, aprirà una ludoteca in centro a Chicago dove vivrà Nate Robinson.
Punteggio finale: la partita non sarà disputata e Miami accederà direttamente alla finale.
domenica 5 maggio 2013
lunedì 18 febbraio 2013
Tonyyyyy Bobbittttttttt
Indovinello : E’ è stato uno dei più
talentuosi ed emozionanti giocatori passati che abbia giocato per la piazza
Irpina… Di chi stiamo parlando? No, non è David Vanterpool, non è Middleton,
non è Komazec e nemmeno Green! Ma è (rullo di tamburi)… Tooooonyyyyy
Bobbbbbbiitttt! Nasce ad Altavilla Irpina…no dai scherziamo, nasce il 22
Ottobre del 79’ a Daytona Beach in Florida. Frequenta la Mainland High School
compagno di squadra di Vince Carter. Durante il suo ultimo anno di scuola
accade però uno sfortunato evento:
tornando nella sua casa di Derbyshire, quartiere povero di Daytona
Beach, trova sua madre assassinata, stesa sul pavimento in un lago di sangue!
Da qui iniziano vari problemi soprattutto comportamentali del ragazzo che viene
espulso da ogni scuola che va a frequentare, salvo poi trovare finalmente una
sistemazione al Junior college di Southern Idaho dove partecipa alla NJCAA
riuscendo poi a diplomarsi per poi approdare a Cincinnati. Al college segna
13.4 punti di media col 42% da 3.L’anno dopo approda in NBA vestendo la canotta
dei Los Angeles Lakers dove strappa un contratto di 305.000$ e dove resta per
14 partite entrando in 2 occasioni:contro Seattle (dove resterà in campo per 6
minuti mettendo a referto solo un fallo) e in un derby contro i Clippers perso
per 105 a 89 dove in 7 minuti mette a segno 5 punti con 3 rimbalzi),l’anno
successivo poi arriva finalmente ad Avellino. . . e qui si fa (per modo di
dire)la storia! Volete un assaggino? Allora raccontiamo di quando in una
conferenza stampa dichiarò di essere un grande appassionato di calcio salvo
chiedere perché i giocatori qui non indossassero il casco!!Ad Avellino però lo
ricordiamo soprattutto per aver asfaltato l’Olimpia Milano di Djordjevic con 24
punti in 23 minuti e 6 su 10 da
3.Giocatore talentuoso ma con troppi alti e bassi (fu proprio big O Oscar
Robertson a farglielo notare) come quella volta che in casa contro Udine finì
la gara con 0 su 11 da 3 e -7 di valutazione salvo poi farci vincere una
grandiosa partita a Livorno con una arresto e tira da 3 in contropiede sotto di
due!!!Si ma adesso basta parlare di numeri,di partite, di triple,adesso
lasciamo parlare chi con Bobbit ci ha giocato,ci ha vinto e ci ha perso. Il
primo con cui abbiamo avuto il piacere di fare quattro chiacchiere (e che
ringraziamo infinitamente) è Davide Bonora!La domanda sorge spontanea, e quindi
gli chiediamo qual è stata la sua impressione su Tony..”vi dico solo che dopo il primo allenamento dove si sentiva il Salvatore
della patria e aveva ovviamente legato con gli americani e non con gli italiani
andava urlando per il pala del Mauro "we need a point guard..."Ovviamente riferito a me.. Poi col tempo
ha "capito" come funzionavano le cose...e che io ero tutto tranne che
un paraculo ma almeno tenevo ai risultati della squadra e ci siamo pian piano
avvicinati. Fino purtroppo al "tradimento"cannabis...”Ma il Bobbit
giocatore,quello che ci ha quasi portati alla salvezza,com’era?” In campo era a
tratti devastante. Raramente ho visto un talento del genere, nella velocità di
tiro e nel salto. Poi magari la continuità non era la sua dote principale. . .
“ Beh, ma adesso ce lo racconti un aneddoto sul suo passaggio ad avellino? “Il
venerdì prima della trasferta a Bologna con la Fortitudo, importante per la
salvezza, viene fuori che ha un problema serissimo in USA e deve partire...Al
nostro ritorno veniamo a sapere che si è fatto un bel week end napoletano a
suon di bar e discoteche”. Un altro con cui abbiamo parlato è Paolo Cantelmo
(ringraziamo anche lui) e dopo la nostra chiacchierata non passiamo far altro
che elencarvi uno ad uno tutti gli aneddoti da lui raccontati:
- Come deodorante spray utilizzava il ‘Car Wash’
- Durante gli allenamenti metteva nella fascetta in testa, caramelle e cioccolate , scartando queste durante qualche piccola pausa.
- Era capace di alzarsi un Alley Oop e schiacciare in svariati modi a freddo e con le pantofole ai piedi (Altezza: 193 cm).
- Quell’anno cambiò tre macchine. La prima fu trovata carbonizzata su un area di sosta vicino Nola. La seconda la schiantò contro un palo. La terza fu sequestrata in seguito ad una corsa contromano al corso di Avellino con annesso dito medio ai poliziotti intenti a fermarlo.
- Durante una trasferta minacciò di non tornare più ad Avellino, perché non gli fu portato il vino a tavola prima della partita.
- Nella settimana di Natale, durante un allenamento si avvicinò vicino Capobianco esclamando “ it’s Christmas coach !” lasciò tutti e se ne andò a casa.
- Durante gli allenamenti metteva nella fascetta in testa, caramelle e cioccolate , scartando queste durante qualche piccola pausa.
- Era capace di alzarsi un Alley Oop e schiacciare in svariati modi a freddo e con le pantofole ai piedi (Altezza: 193 cm).
- Quell’anno cambiò tre macchine. La prima fu trovata carbonizzata su un area di sosta vicino Nola. La seconda la schiantò contro un palo. La terza fu sequestrata in seguito ad una corsa contromano al corso di Avellino con annesso dito medio ai poliziotti intenti a fermarlo.
- Durante una trasferta minacciò di non tornare più ad Avellino, perché non gli fu portato il vino a tavola prima della partita.
- Nella settimana di Natale, durante un allenamento si avvicinò vicino Capobianco esclamando “ it’s Christmas coach !” lasciò tutti e se ne andò a casa.
- In Trasferta
pagò una camera singola ad un suo compagno di squadra perché non lo voleva in
camera con se.
- Durante la partitella di allenamento gli fu chiamato un fischio a sfavore, arrabbiato lanciò il paradenti all’allenatore.
- Durante la partitella di allenamento gli fu chiamato un fischio a sfavore, arrabbiato lanciò il paradenti all’allenatore.
- Durante un blackout in allenamento al
palazzetto scappò piangendo fuori perché aveva paura del buio.
-Ad ogni allenamento apriva un pacco di calzini e
fascette della NBA per poi buttarli a fine giornata (usa e getta insomma)
-Era in perenne ritardo ad ogni allenamento.
-Finita la stagione ad Avellino è tornato in America e
siamo venuti a sapere che in un night club dopo aver sedotto una ragazza è
stato sparato in un gluteo dal marito della giovincella. . fortunatamente Tony sta bene!
Il 6 Maggio del 2006 Tony viene
sorpreso dall’antidoping, positivo all Tetraidrocannabinolo (THC), meglio
conosciuto con il nome di cannabis. Il coni quindi lo sospende immediatamente
dall’attività sportiva. Stesso quel giorno lascerà l’Italia, abbandonando una
barca che si abbisserà sul fondale del mare quando contro Livorno retocederà
per un canestro allo scadere di Antonio Porta. Ma che fine ha fatto Tony
Bobbitt ? L’anno dopo firmerà con i Bakersfield Jam in DLeague, da lì inizierà
la sua carriere nella lega di sviluppo con un modesto successo , senza mai
arrivare però ad una chiamata al piano superiore (NBA). Dopo vari anni passati
tra il Colorado, il Maine e l’Idaho oggi Tony rimane Free Agents a 33 anni, ed
ormai in una carriera che sta volgendo quasi al termine… Noi gli auguriamo il
massimo per il futuro e chissà se un giorno passerà di nuovo per Avellino a
riprendersi il pacchetto che aveva lasciato a casa !
Con la collaborazione di Scottie
domenica 10 febbraio 2013
10 titoli che vale la pena segnarsi
Ogni appassionato di pallacanestro che si rispetti ha visto qualche film dove i protagonisti con l'arancia in mano ci sanno fare e stasera,mentre fuori nevica e in tv non c'è nulla da vedere, tenterò di illustrarne qualcuno.
1) HE GOT GAME:dal genio indiscusso di Spike Lee nasce questo film che per noi appassionati equivale a Titanic o Il Gladiatore,insomma un film che rimarrà nella memoria di tutti!!è la storia di Jesus Shuttlesworth(interpetato magistralmente da Ray Allen), la più grande promessa del basket liceale di tutti gli Stati Uniti che a 12 anni assiste all'omicidio della madre da parte del padre (Denzel Washington) che da allora è rinchiuso nella prigione di Attica.Fortuna vuole però che il direttore del carcere è un grande appassionato di basket e propone a Jake Shuttlesworth un accordo: se riuscirà a convincere il figlio a giocare per l'università di Big State riceverà una forte riduzione della pena. Jake quindi esce di carcere per convincere il figlio che però del padre se ne importa quanto il Papa della Formula 1.Memorabile poi è la scena dell'ultima sera dove Jesus sfida il padre (che ha a disposizione l'ultimo tentativo per convincere il figlio) in un uno vs uno con in palio l'iscrizione a Big State!! Il finale non lo scrivo,così quei pazzi malati (perchè solo così si possono chiamare) che non l'hanno visto potranno goderselo a pieno!
2)COACH CARTER:ispirato da una storia vera,questo film racconta la vicenda di Ken Carter (Samuel Jackson) chiamato ad allenare gli Oilers della Richmond high School.La squadra è composta per lo più da delinquenti e ragazzi del ghetto che però coach carter riuscirà a raddrizzare spingendoli a studiare e a dedicare la loro vita al basket.
3)GLORY ROAD:ispirato anche questo ad una storia vera qui si racconta di don Haskins,ex allenatore di basket femminile che viene chiamato ad allenare i Texas Western Miners di EL Paso,Texas. All’arrivo del coach la squadra fa acqua da tutte le parti e così Haskins decide di reclutare personalmente i giocatori scegliendoli da qualsiasi parte degli Stati Uniti,unico problema però è che la squadra viene formata da 5 giocatori bianchi e 7 giocatori afroamericani che all’epoca (1965) erano tollerati quanto la carne da un vegetariano!!Nonostante questo però i Miners fanno scintille,chiudono la stagione regolare con 23 vittorie ed una sola sconfitta e arrivano alla finale della NCAA dove trovano la Kentucky di coach Adolph Rupp e dell’All American Pat Riley (si,quel Pat Riley).I Miners quindi vincono la finale ed entrano di diritto nella storia grazie anche alla decisione di coach Haskins di far scendere in campo solo i giocatori di colore.
4)IL SOGNO DI CALVIN:la scelta di includere questo film nella lista è molto sentimentale dato che questo è stato il secondo film sul basket che abbia mai visto (il primo è qui sotto).Il protagonista è l’orfano Calvin (interpretato dal rapper Bow Wow ) che entra in possesso delle scarpe da gioco di Michael Jordan…piccolo particolare:ogni volta che le indossa Calvin possiede tutto il talento di MJ e questo gli permetterà quindi di entrare nella NBA(dopo che umilia in un uno vs uno la star della squadra locale) e di portare la sua squadra ai play off!!Ah,Calvin ha 13 anni!!
5)SPACE JAM:il mio primo amore,il film più bello di sempre,quello che meriterebbe 13 oscar solo perché concede agli spettatori la possibilità di veder giocare nella stessa squadra Bugs Bunny e Michael Jordan!!!I Looney Toones infatti sono minacciati da Swackhammer,proprietario di un parco divertimenti alieno di scarsi profitti,che vuole imprigionarli e renderli suoi schiavi e manda i suoi piccoli alieni tirapiedi sulla terra per catturarli. I Looney toones quindi sfidano i minuscoli extraterrestri ad una partita di basket con in palio la loro libertà. Gli “alienini” però riescono a rubare il talento a 5 giocatori NBA(charles Barkley,pat Ewing,larry Johnson,Shawn Bradley e Muggsy bogue) e così l’unica chance di Bugs e compagni è quella di reclutare nella loro squadra MJ!
6)WHITE MAN CAN’T JUMP (chi non salta bianco è): la storia di Billy Hoyle,ragazzo talentuoso che raggiunge la famosa spiaggia di Venice Beach in California con lo scopo di sfidare i personaggi più famosi e sottrargli più soldi possibili. Qui incontra il ragazzo di colore Sidney Deane,lo sfida ad una gara da tre punti e nel bel mezzo di un trash talking degno di Garnett vince la sfida!Inizia quindi una collaborazione dei due e parte così una serie di vittorie corrispondente ad un eguale montagna di introiti. Arrivati però a scommettere la somma di $1700, Sydney, in combutta con gli avversari, perde deliberatamente per vendicarsi dell'oltraggio subito tempo prima e "dare una lezione di vita" al bianco. Intanto però Gloria, la ragazza di Billy, è adirata per la perdita di tutti i loro risparmi quindi Billy viene trascinato da Gloria, a casa di Sidney per farsi ridare la somma. Gloria quindi parla con Rhonda, moglie di Sidney che le spiega che non potrà mai riavere i suoi soldi, ma propone una soluzione che potrebbe accontentare entrambe le famiglie (Rhonda vuole fuggire dalla vita squallida del quartiere in cui vive): partecipare ad un gran torneo di basket 2 contro 2.I due quindi vincono e portano a casa i 5000$ di premio.
7)REBOUND:ok,qualcuno già starà per cliccare sulla x di chiudi perché ha visto questo film solo al settimo posto,e quindi tengo a precisare che non sono disposti in ordine di importanza!!!Tanto per capirci . . . il film inizia con un’intervista a Kareem Abdul-Jabbar che dovendo fare un solo nome su chi sia stato il più grande giocatore di basket incontrato in carriera, risponde:
« Se devo fare solo un nome...Accidenti... Può essere soltanto Goat »
Questa infatti è la storia di Earl Manigult,forse il più grande streetballer mai esistito, ma che purtroppo ha preferito la droga al pallone da basket sprecando così uno dei più grandi talenti mai esistiti.
8)HOOKED:film non tanto conosciuto,narra la storia di Demetrius Mitchell,giocatore da playground che in quanto a talento ed elevazione non aveva nulla da invidiare a nessuno!!Volete una prova? Scrivete Demetrius Mitchell su you tube e vedete cosa esce fuori!
9)COLPO VINCENTE:film un po’ vecchiotto è per veri appasionati,racconta di Norman Dale (Gene Hackman), un allenatore di pallacanestro che a causa di un increscioso episodio del suo passato sportivo (un violento alterco a seguito del quale, dopo avere malmenato un giocatore durante un allenamento, viene richiesta la sua radiazione dalla Commissione dello Stato di New York), è da dieci anni in inattività. Egli viene chiamato dal suo amico Cletus nello sperduto paesino di Hickory nell'Indiana per allenare la squadra della scuola e per offrirgli un'altra possibilità di lavoro. L'inizio non è privo di difficoltà viste le problematiche relative alla piccola comunità: la ritrosia ed in alcuni casi l'aperta ostilità di fronte agli "estranei", le nuove metodologie di allenamento e di condotta della squadra che faticano ad essere accettate, la chiamata come assistente allenatore di "Colpo in canna" (Dennis Hopper), genitore alcolizzato di uno dei giocatori, ed il carattere del coach incapace di scendere a compromessi, tanto sul piano umano quanto su quello sportivo; difficoltà che esplodono dopo le prime partite nelle quali i risultati non arrivano e dove Dale viene spesso espulso per intemperanze, tanto che nel paese viene chiesta una votazione per rimuoverlo dal suo incarico. Egli sembra cedere ma, grazie alla fiducia nelle sue qualità umane da parte della professoressa Myra Fleener che inizialmente, al pari degli altri concittadini, lo aveva osteggiato ma che successivamente si innamorerà di lui ed il sostegno di Jimmy Chitwood, il migliore giocatore della squadra che aveva abbandonato lo sport ma che si rende disponibile a tornare a condizione che Dale rimanga, viene mantenuto al suo posto a dispetto di una prima votazione contraria. Da quel momento le cose iniziano a migliorare e la "piccola" squadra, composta da soli otto giocatori, comincia ad inanellare successi arrivando inaspettatamente fino alla storica vittoria nel campionato dello Stato.
10)ONCE BROTHERS:per ultimo,ma no per importanza, ecco la storia dei due cestisti jugoslavi più vincenti di sempre:il compianto Drazen Petrovic e Vlade Divac.Vediamo così la loro ascesa europea,il loro arrivo in NBA e tutti problemi dovuto alla guerra civile jugoslava in atto in quel periodo.La loro amicizia però inizia a deteriorare per via delle loro origini(Divac serbo - ortodosso, Petrovic croato-cattolico) e li porta ad allontanarsi definitivamente dopo la conquista del Campionato mondiale di pallacanestro maschile 1990, quando Divac, durante i festeggiamenti, allontana dal campo una bandiera croata portata da un indipendentista. Nemmeno la tragica scomparsa di Petrovic in un incidente stradale nel 1993 ha permesso una loro definitiva riappacificazione!
domenica 3 febbraio 2013
Domanda esistenziale
Poi ci sono quelle sere dove il sonno proprio non ti viene (forse anche colpa del caffè appena preso),fuori piove e l'atmosfera non è delle migliori. . E cosa fare allora se non iniziare a porsi domande esistenziali del tipo "perchè Howard non impara a tirare i liberi?", "perchè non esiste una religione dove Rasheed Wallace è il tuo Dio?" oppure " perchè Pluto deve vivere come un cane mentre Pippo,cane pure lui, ha una casa e una macchina?".Poi peró tra tutte queste domande (che a mio parere sono una più interessante dell'altra) te ne viene in mente una,quella cruciale, alla quale non potresti rispondere nemmeno se restassi sveglio tutta la notte: ma perchè Bourousis a Milano non gioca?? Ha vinto un campionato greco e due coppe di Grecia, è stato anche nel miglior quintetto Eurolega della stagione 2008/09 e ha vinto due europei con la sua nazionale, per non contare le varie finali come quella dei mondiali 2006 raggiunta dopo aver battuto gli Stati Uniti!!! Il fisico non gli manca (è alto 2 metri e 13) ha un ottimo gioco in post, passa bene la palla e talvolta tira anche da 3.Ma allora mi chiedo(citando Kabir Bedi) che male avrà fatto Bourousis nelle sue vite precedenti per giocare a malapena 20 minuti a partita in questo campionato??Ha preso in giro Scariolo per la troppa gelatina nei capelli? Ha preferito un vestito Dolce e Gabbana ad uno Armani?Fatto sta che il centro greco gioca di media solo metá partita! Io l'ho preso al fantabasket, ed ogni volta che gioca l'Olimpia devo contare su un suo ottimo primo quarto perchè poi esce e non si sa quando rientrerà (xD) Diciamo che pagare così tanto Bourousis per poi limitargli così tanto il minutaggio è come pagare 6 € un caffè e poi assaggiarlo appena, quando in realtà sarebbe opportuno leccare anche i bordi di tutta la tazzina!!!
sabato 2 febbraio 2013
I'm back
E' bello ritrovare una vecchia casa. Specialmente se l'hai costruita anni fa e poi improvvisamente sei andato via. Come tornare a giocare dopo un infortunio o un apparente ritiro. Diciamo allora che l'infortunio è passato. Dopo una lunga veggenza ed una riabilitazione non facile si torna in campo, un po' come D-Rose (e la data di nascita non mente mai). Per raccontare un po' di basket giocato, di basket vissuto, di basket immaginato. Serve sempre una spinta per ricominciare. Grazie a Tommaso che mi ha riaperto questa porticina del cervello che si era chiusa senza un vero motivo. (Il motivo c'è, la pigrizia, ma meglio far finta di niente). I'm back, we're back. E 'sti cazzi.
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